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martedì 19 novembre 2013

Le Croissant tout raplapla

Oggi ho letto una frase con un suono così bello e chiaro che anche se non parlassi il francese, avrei comunque capito il significato.
« Le Croissant tout raplapla »
E così fra un sorriso e l’altro mi sono passate per la mente immagini ricordi e sapori di Parigi. Come nel romanzo fiume “Alla ricerca del tempo perduto” un particolare insignificante mi ha scatenato nella mente una vero e proprio carrello di dolci che ho assaggiato in Francia in particolare a Parigi.
Entrare in una boulangerie  o ancor meglio in una patisserie è come entrare in un museo, nelle vetrine solo pezzi preziosi immersi in aromaterapia di burro, vaniglia, panna e cioccolato. Scegliere dalle vetrine è un’impresa impossibile perché non se ne possono acquistare troppi, tutte le squisitezze, come se fossero fiori delicati vanno mangiati subito o al massimo in giornata. E’ in quel preciso momento che scatta la scelta che non è sempre il linea con i propri gusti personali ma anche a seconda dell’umore della giornata.
Oggi in un rapido flash back ho pensato in  una frazione di secondo a tutti questi:
Il croissant tutto burro, quello che assomiglia solo come forma al cornetto italiano, dorato e tutto a sfoglie che sono leggere all’esterno e morbido all’interno. Non serve avere alcun ripieno perché si scioglie in bocca
Variante con ripieno: qui si può esagerare dalle abituali marmellate o creme fino al ripieno di pasta di mandorla  
Il Pain au chocolat, il preferito da molti. Anche questo burrosissmo e dorato, la sfoglia è più spessa e lievitata. Ha le dimensioni di una carta da gioco ed ha sempre il ripieno al cioccolato che non è mai liquido!
Ile Flottante, letteralmente l’isola galleggiante. E’ un dolce spesso preparato per i bambini e consiste in una crema giallina molto liquida sulla quale si adagia una “barchetta” fatta di neve d’albumi e zucchero, cotta in acqua calda (tecnica simile alle uova in camicia)
Tarte au citron, questa crostata abbina la pasta frolla esterna ad un ripieno fatto di crema di limone di consistenza morbida ad una copertura di riccioli di neve d’albumi. La crostata viene passata in forno a gratinare per “bruciacchiare” le cime dei riccioli che appaiono leggermente dorati
Creme brulée, simile alla crema catalana, dolce che viene servito in coppette di coccio piuttosto basse e composta da una crema morbida e fredda con un vero e proprio coperchio di zucchero caramellato ancora caldo. Stupendo il crok che fa il caramello quando si spezza con il cucchiaino (vedi anche film: Il meraviglioso mondo di Amelie)
E poi ancora la rondella con crema ed uvetta,  lo strudel di mele a forma di triangolo, il Flan Patissier, ecc. ecc. ecc.

Dimenticavo… il croissant raplapla… è un dolcetto sgualcito… rugoso… appassito che nulla ha a che vedere con il croissant vero e stupendo. Quindi visto che bisogna stare attenti ad evitar delusioni, meglio sarebbe scegliere con cura anche la pasticceria… ma questo è un altro discorso……


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