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martedì 24 dicembre 2013

Auguri di Buone Feste!

Natale è la festa di una nascita che diventa rinascita ogni anno e non credo sia un caso che questa festa cada nel periodo più freddo dell’anno. Dopo questa data si ricomincia da zero e si cerca di allevare al meglio il proprio pargolo/anno nuovo. Si festeggia a prescindere da come questa creatura potrà crescere e diventare, ma ci si augura sempre che il futuro sia migliore di ieri ed oggi. 
Sia per chi è credente e per chi non lo è in questi giorni si vive in una sorta di momento a sé che per i bambini diventa davvero magico. Per i grandi è il momento degli acquisti ma non tanto per se stessi, quanto per donare ai i propri cari. Ognuno dona qualcosa. Chi passa la giornata dietro ai fornelli a cucinare, chi regala qualche soldino per comprarsi quel che serve, chi magari prepara confezioni spettacolari o ancora chi con le proprie manine ha lavorato a scuola per settimane con i compagni per fare oggetti belli e utili, altri ancora regalano una chiacchierata al telefono con persone più o meno lontane. I presupposti ci sono tutti: durante le festività di fine anno ci si rincuora un po’ delle cose andate storte o di quelle mai iniziate. A fine anno ci si incoraggia tutti reciprocamente in questa atmosfera di gioia e serenità, quello che conta è risvegliarsi nel 2014 pronti a ripartire con una marcia in più. Auguri a tutti!!! 


martedì 19 novembre 2013

Le Croissant tout raplapla

Oggi ho letto una frase con un suono così bello e chiaro che anche se non parlassi il francese, avrei comunque capito il significato.
« Le Croissant tout raplapla »
E così fra un sorriso e l’altro mi sono passate per la mente immagini ricordi e sapori di Parigi. Come nel romanzo fiume “Alla ricerca del tempo perduto” un particolare insignificante mi ha scatenato nella mente una vero e proprio carrello di dolci che ho assaggiato in Francia in particolare a Parigi.
Entrare in una boulangerie  o ancor meglio in una patisserie è come entrare in un museo, nelle vetrine solo pezzi preziosi immersi in aromaterapia di burro, vaniglia, panna e cioccolato. Scegliere dalle vetrine è un’impresa impossibile perché non se ne possono acquistare troppi, tutte le squisitezze, come se fossero fiori delicati vanno mangiati subito o al massimo in giornata. E’ in quel preciso momento che scatta la scelta che non è sempre il linea con i propri gusti personali ma anche a seconda dell’umore della giornata.
Oggi in un rapido flash back ho pensato in  una frazione di secondo a tutti questi:
Il croissant tutto burro, quello che assomiglia solo come forma al cornetto italiano, dorato e tutto a sfoglie che sono leggere all’esterno e morbido all’interno. Non serve avere alcun ripieno perché si scioglie in bocca
Variante con ripieno: qui si può esagerare dalle abituali marmellate o creme fino al ripieno di pasta di mandorla  
Il Pain au chocolat, il preferito da molti. Anche questo burrosissmo e dorato, la sfoglia è più spessa e lievitata. Ha le dimensioni di una carta da gioco ed ha sempre il ripieno al cioccolato che non è mai liquido!
Ile Flottante, letteralmente l’isola galleggiante. E’ un dolce spesso preparato per i bambini e consiste in una crema giallina molto liquida sulla quale si adagia una “barchetta” fatta di neve d’albumi e zucchero, cotta in acqua calda (tecnica simile alle uova in camicia)
Tarte au citron, questa crostata abbina la pasta frolla esterna ad un ripieno fatto di crema di limone di consistenza morbida ad una copertura di riccioli di neve d’albumi. La crostata viene passata in forno a gratinare per “bruciacchiare” le cime dei riccioli che appaiono leggermente dorati
Creme brulée, simile alla crema catalana, dolce che viene servito in coppette di coccio piuttosto basse e composta da una crema morbida e fredda con un vero e proprio coperchio di zucchero caramellato ancora caldo. Stupendo il crok che fa il caramello quando si spezza con il cucchiaino (vedi anche film: Il meraviglioso mondo di Amelie)
E poi ancora la rondella con crema ed uvetta,  lo strudel di mele a forma di triangolo, il Flan Patissier, ecc. ecc. ecc.

Dimenticavo… il croissant raplapla… è un dolcetto sgualcito… rugoso… appassito che nulla ha a che vedere con il croissant vero e stupendo. Quindi visto che bisogna stare attenti ad evitar delusioni, meglio sarebbe scegliere con cura anche la pasticceria… ma questo è un altro discorso……


giovedì 14 novembre 2013

Cupole stellate in Russia

Fin da bambina ho contemplato la foto di San Basilio a Mosca e ne ho imparato ogni più piccolo dettaglio. E’ l’edificio che amo più fra tutti quelli che ho visto o sognato di vedere. Quando da grande sono stata la prima volta in Piazza Rossa, era il 1993, mi sono stupita che la coda lunghissima sulla piazza non fosse dedicata alla chiesa che appariva quasi minuscola sul fondo della piazza, bensì al Mausoleo di Lenin. 
Le chiese ortodosse hanno tratti simili fra loro e con l’occhio di bambina e senza conoscerne il vero significato ho iniziato a sfogliare foto e foto di cupole grandi e piccole, luccicanti o colorate. 
In particolare le cupole a forma di cipolla, azzurre con le stelle dorate mi hanno sempre fatto pensare allo specchio del cielo al contrario di chiese in Italia il cui soffitto, come ad esempio nel Duomo di Alba (CN), rappresenta la volta celeste. Esternazione anziché introspezione, spazi aperti contro spazi chiusi.
La realtà è diversa da come l’avevo dipinta nella mia mente, visto che nulla è mai lasciato al caso nella costruzione di una chiesa ortodossa.  Questa racconta una storia già dal suo esterno perché ogni dettaglio richiama un preciso messaggio. Le cupole si possono distinguere per numero, colore e forma. Quando la cupola è una sola simbolizza Dio; se le cupole sono tre, la Santa Trinità; se cinque, Cristo affiancato dai quattro evangelisti; se sette, i sette sacramenti della Chiesa; se nove, gli ordini angelici; se tredici, Cristo e i dodici apostoli. Il numero di cupole può arrivare fino a trentatré, secondo il numero degli anni della vita terrena di Cristo.
Anche la forma delle cupole si riaggancia a una precisa simbologia. Quelle che assomigliano ad un elmo fanno riferimento alla battaglia, alla lotta spirituale portata dalla Chiesa contro le forze del male e delle tenebre; la forma a cipolla richiama invece la fiamma di una candela, preghiera incessante rivolta a Dio.
Per quanto riguarda i colori, l’oro simboleggia la gloria celeste infatti i templi più importanti e quelli dedicati a Cristo e alle dodici feste principali della sua vita hanno le cupole dorate. Le cupole azzurre con stelle coronano i templi dedicati alla Vergine Maria, perché la stella rammenta la nascita di Cristo dalla Vergine. I templi dedicati alla Santissima Trinità hanno le cupole pitturate in verde, perché questo è il colore dello Spirito Santo. Invece i templi dedicati ai santi, sono coronati dalle cupole di colore verde o argento.


La foto che allego è della cattedrale dell'Assunzione situata presso il Monastero della Trinità di San Sergio che oltre ad essere un importantissimo centro spirituale del Mondo Ortodosso, fa anche parte del patrimonio dell'umanità dell'Unesco. Le cupole azzurre stellate sono fra le più belle che abbia mai visto.




venerdì 8 novembre 2013

Le stelle e i viaggi

Ammirare il cielo stellato ha sempre un suo grande fascino: è romantico soprattutto quando splende anche la luna ed in occasione di eventi speciali come un’eclissi, il passaggio di una stella cometa o per una pioggia di stelle cadenti può essere motivo stesso di un viaggio. Grazie all’assenza di umidità, il cielo che si può osservare ad occhio nudo nel deserto diventa immenso, infinitamente luminoso. Con un po’ di impegno e pazienza anche un non esperto può riuscire ad individuare alcune costellazioni e pianeti. 

Quest’anno è scomparsa Margherita Hack, per me simbolo di persona con i piedi per terra e testa fra le nuvole… anzi fra gli astri. Mi sono sempre chiesta come sarebbe stato dedicare la propria vita a scrutare il cielo e, pur ammirando profondamente il lavoro e gli studi effettuati da questa grandissima persona, non avrei mai potuto dedicarmici a pieno.

Il bello delle stelle sta nel loro essere così infinitamente immobili e riconoscibili, mi rincuora poterle osservare quanto sento sfuggire il senso delle cose, rappresentano un appiglio, un punto fisso quando intorno sembra non esserci nulla. Visto che divento insofferente  stando ferma a lungo, le stelle sembrano davvero l’opposto del mio modo di essere.  Vedo e cerco le stelle quelle che hanno aiutato naviganti e mercanti ad orientarsi quando si trovavano in alto mare oppure nel mezzo del deserto. 

Orientarsi è un dono. Su questo non si discute , credo che alcune persone potrebbero in qualsiasi momento ritrovare la giusta via, io invece faccio parte di quelli che preferiscono perdersi. Non c’è luogo in cui sia stata senza aver cambiato idea sulla direzione o sulla meta stessa, forse perché ogni volta che cambio strada mi auguro di trovarne una migliore della precedente. 

Generazioni di uomini hanno creato strumenti per permettere di muoversi e non perdersi nel nulla, solo a titolo esemplificativo alcuni sono molto  rudimentali come quello (vedi foto) chiamato stella del Sud  proprio come la costellazione formata da 5 stelle che si può vedere nell'emisfero australe, oppure interessante ma complicato è anche l’ astrolabio, antico strumento astronomico tramite il quale è possibile localizzare o calcolare la posizione di corpi celesti come il Sole, la Luna, i pianeti e le stelle.  Strumenti a parte, il vero punto di riferimento, la Stella per antonomasia del viaggiatore è la stella polare. Ne esiste una per ognuno dei due poli terrestri, ha la caratteristica che deve essere allineata quasi perfettamente con l’asse terrestre e visibile ad occhio nudo. Questa sua posizione rispetto alla terra la rende unica ed inimitabile perché per quanto la terra possa girare  su se stessa e per quanto io come individuo possa correre, volare, navigare, saltare, essere felice, triste, sola o in compagnia. Lei è sempre lì, fissa su nel cielo che mi tiene d’occhio. 

Per questa ragione mi piace pensare che nessuno possa sentirsi completamente perso, neppure la sottoscritta che un centro di gravità permanente non l’ha ancora trovato.

lunedì 4 novembre 2013

In cucina con lo chef

è passato circa un anno da quando ho trascorso 5 giorni su Costa Luminosa grazie ad un corso organizzato da Costa Crociere. Eravamo un gruppo molto eterogeneo che si è confrontato su tanti aspetti della vita a bordo... ma soprattutto è stata un’ irripetibile occasione per scoprire in prima persona tutti i servizi offerti . Lungo questo percorso è stata proposta una visita alla nave per scoprire cosa succede dietro le quinte. Dagli approvvigionamenti, alla manutenzione ordinaria, alla sicurezza di bordo.

Sarà che negli ultimi tempi la tv ci ha abituato a trasmissioni con chef stellati che si prestano a risolvere problemi di ristoranti in crisi, sarà che da sempre buona parte della mia giornata la dedico a cucinare arrabattandomi fra tanti impegni di lavorativi e famigliari...ma lo spettacolo per me è iniziato nel momento stesso in cui sono entrata nelle cucine.

Qui nulla è stato costruito o pensato per intrattenere gli ospiti, ma solo ed esclusivamente per essere il ritratto stesso dell'efficienza. Una cucina a servizio di migliaia di ospiti per tre pasti principali al giorno più eventi speciali.

Accompagnati dallo chef in persona, abbiamo attraversato in lungo ed in largo ambienti in cui dominavano igiene e pulizia. Inizialmente siamo entrati nella cambusa, “dispensa” della nave,  poi nelle celle frigorifere per le carni, il pesce, le verdure ed abbiamo proseguito con la  panetteria con profumino di pane e grissini appena sfornati, il reparto degli impiattamenti delle insalate ed infine la zona “fuochi” davvero immensa… e per finire? Beh, ovviamente il reparto pasticceria, dove ci aspettavano anche alcuni assaggi.
Lo stupore iniziale e assolutamente inevitabile ha poi lasciato spazio ad una riflessione sull’importanza della programmazione nella gestione del reparto. Lo chef ci ha dato anche alcuni dati utili per comprendere come sia difficile fare in modo che tutto funzioni bene. Programmazione per gli approvvigionamenti, formazione e scelta del personale, nulla deve essere lasciato al caso.

Come agente di viaggio mi sono chiesta, se i crocieristi abbiano mai seriamente pensato a questo aspetto della loro vacanza. Certo è che da allora, per i nostri clienti ho sempre in serbo un sacco di esperienze uniche e speciali da poter condividere.


Insomma, per il compleanno di questa esperienza... vien voglia di festeggiare con un bis...


giovedì 31 ottobre 2013

L’artista misterioso di Ibiza

Settembre 2009 - viaggio a Ibiza, siamo in bassa stagione, i locali più famosi stanno chiudendo per la fine dell’estate. Ogni giorno una tappa diversa alla scoperta dell’isola che ci sorprende con la sua vitalità, le spiagge, i tramonti sul mare, l’atmosfera hippy e le follie notturne (più immaginate che vissute). La sorpresa però la incontriamo il penultimo giorno visitando la parte a Sud dell’isola. Partiamo da san Antonio attraversando l’interno collinare dell’isola tutto ricoperto di boschi e poco abitato. Ci avviciniamo alla costa ma la strada non diventa mai un lungomare, siamo sempre in cima a queste alture da cui si ammirano splendidi panorami. Decidiamo di andare a vedere da vicino alcune spiagge che si trovano chiuse fra queste insenature. Cielo grigio, spiagge semi deserte così ne andiamo a visitare una seconda… e poi una terza. Ad un certo punto la nostra bimba esclama:
                                                 “Shreeeeeeeek!!!!” 
e notiamo anche noi che su una collina spunta da una sorta di cripta la faccia di Shrek. Pensiamo che valga la pena fare una sosta e notiamo che l’intera collina è ricoperta di pinnacoli bianchi e forme strane…
Pensiamo all’ingresso di una villa, ma avvicinandoci ancora un pochino ci ritroviamo all’ingresso di una sorta di giardino in stile “Alice nel paese delle meraviglie” o magazzino edile  all’aria aperta. Le pietre sono state tutte impilate a formare quasi una ricostruzione preistorica dell’isola, ci sono draghi, totem, aiuole delimitate da taniche d’acqua, disegni di strane zampine sulle rocce… quasi pitture rupestri contemporanee.
Facciamo una passeggiata sentendoci quasi un po’ a disagio come se stessimo entrando nella casetta di pan di zucchero di Hansel e Gretel.
Poi ecco che arriva l’artefice di tutto questo immane lavoro. E’ un ragazzo che in una lingua che non conosciamo ci racconta che la sua vita la passa per scelta sotto un piccolo ponte romano nascosto nel bosco e nel mezzo di questo strano parco. Ci accompagna fra le sculture mostrandoci come raccoglie l’acqua da una sorgente  lì vicino e ci fa vedere tutti i suoi amati draghetti e dinosauri in pietra. Finita la passeggiata salutiamo, lasciamo un piccolo contributo e lui ci lascia come pensierino un dinosauro arancione stile “ovetto kinder”.
Sul chi fosse questo personaggio non abbiamo ancora idea e neppure siamo riusciti a trovare traccia nel web… qualcuno ci aiuta?


mercoledì 30 ottobre 2013

Il Totem delle Fiandre

Ogni viaggio ci arricchisce interiormente, non importa se ci si trova dietro l’angolo di casa o dall'altra parte del mondo. A Maggio 2013 grazie a Turismo Fiandre ho visitato piccole cittadine con angoli curiosi e tanti spunti di riflessione. Facendo un giro in bicicletta a Leuven siamo passati dalla Ladeuzeplein, Piazza della Biblioteca, nella quale mi sono imbattuta in una scultura particolarissima e piuttosto scioccante chiamata “Totem”. 
E’ stata costruita da Jan Fabre nel  2005 per celebrare il 575° anniversario dell’Università della città. Rappresenta uno spillo di 23 metri rivolto verso l’alto nel quale è letteralmente infilzata una mosca. Non sono un’esperta di arte, ma la scultura mi ha immediatamente comunicato un messaggio: 
                               “In biblioteca, silent please!”  
Facendo le dovute ricerche ho scoperto che questo artista è molto famoso e nelle sue opere vengono rappresentati spesso gli insetti. Se ho incuriosito qualcuno, potrebbe essere utile sapere che dal 16 Ottobre 2013 al 16 Febbraio 2014 è in corso a Roma una mostra dedicata all’artista “JAN FABRE. STIGMATA. ACTIONS & PERFORMANCES - 1976-2013”
… ultimo dubbio … chissà se il cognome Fabre è solo un caso di omonimia o se esiste una parentela con il padre dell’entomologia Jean-Henri Casimir Fabre….


martedì 29 ottobre 2013

Auguri dal mondo per il Compleanno

Caro @Massimo Doglia, se fossi un bimbo africano dovresti farti raccontare dal capo tribù leggende e tradizioni, se fossi cinese dovresti mangiarti tagliatelle come auspicio di lunga vita, se fossi danese dovrei mettere sul balcone una bandiera, se fossi inglese troveresti una sorpresa nella torta di compleanno, se fossi olandese troveresti la tua sedia ricoperta di fiori, se fossi irlandese ti ritroveresti sollevato a testa in giù e batteresti la testa sul pavimento per ogni anno che hai compiuto, se fossi israeliano dovresti star seduto sulla sedia e farti alzare su e giù per ogni anno compiuto… ma visto che non sei più un bambino ti ricordo che in Russia gli adulti si fanno gli auguri nel giorno dell’onomastico così nessuno conta gli anni che compi e per gli smemorati che ti circondano sarebbe quasi impossibile scordare la data.

Insomma, quest’anno tanti auguri mondiali!


domenica 27 ottobre 2013

Il Delta del Rodano, la Camargue

Domenica di fine Ottobre, il sole un po' pallido e l'aria abbastanza mite mi fa ricordare del viaggio in Camargue di alcuni mesi fa. La pace di spazi sconfinati, terreni destinati all'allevamento di bellissimi cavallini bianchi o bestiame e i fenicotteri rosa a due passi dal rettilineo che si percorre in auto. 
Le saline sferzate da un vento fortissimo e poi le tradizioni davvero uniche di questa terra in bilico fra la cultura francese, spagnola e gitana. 
La cucina a base di carne di toro a volte  ancora sacrificato nelle corride e la paella.
La fiera di primavera con le gare fra allevatori che si svolgono in centro città e ancora il mercatino del sabato mattina con tutti i prodotti genuini venduti dai contadini locali. Vi piace la mia idea di week end?



venerdì 25 ottobre 2013

Sentirsi bambini o tornar bambini….

Davanti ad uno schermo scorrono interminabili sequenze digitali di luoghi, cose, strade, vite che per un attimo ci sfiorano. A volte rimangono dei segni dentro gli adulti, a volte no. Per un bambino, il cui mondo non ha ancora profili definiti, ogni immagine diventa parte del suo spazio, diventa automaticamente famigliare. Quando un ‘immagine digitale o televisiva si trasforma in realtà… allora è magia allo stato puro. Vedere un personaggio Disney ad altezza uomo, che non solo si muove ma se ti avvicini ti abbraccia oppure poter entrare in una casetta uguale a quella dei Sette Nani e scoprire che ci sono proprio i lettini di legno con i nomi scolpiti oppure poter salire sulla nave dei pirati e provare a ruotare il timone… e si potrebbe continuare all’infinito. Per l’allegria possono bastare le giostre, ma per la magia… beh andate in un Disneyland resort e capirete la differenza.

Vi ricordo che per prenotazioni fino al 20 Novembre, sconto speciale del 30% a DisneylandParis!


giovedì 24 ottobre 2013

Sapore d'autunno - La zucca mantovana

Da semi-vegetariana quale sono, è abbastanza scontato dire che ogni frutto oppure ortaggio mi piaccia un sacco. La zucca per me è davvero il massimo, la si può usare come frutto nelle ricette dolci e come verdura nelle ricette di primi e secondi. Ce ne sono un’infinità di tipi da quelle enormi che vengono svuotate per la festa di Halloween a quelle decorative da utilizzare come decorazioni in autunno. Scoprirle ed assaggiarle è davvero un bel divertimento. La mia personalissima preferenza va alla zucca mantovana e con questa scusa possibilmente con cadenza annuale facciamo un week end a Mantova per gustarcela dall’antipasto al dolce.
Snack, risotti, tortelli, gnocchi, sformati, budini, crostata, una meraviglia!

Abbiamo già collaudato personalmente hotel, ristoranti ed agriturismi nonché visitato musei ed effettuato escursioni. Si parte? Contattateci!

mercoledì 23 ottobre 2013

Il tè nel deserto

nelle terre perennemente assolate, dove l'acqua essenza di vita scarseggia sempre di più, il tè non è un gesto di cortesia ma una vera e propria mano tesa verso il passante, il turista, è un sorriso regalato, un attimo da condividere insieme. Resta sempre un ricordo legato ad un gesto che profuma di mentuccia fresca, e che ha il sapore dolcissimo di un viaggio. Quando ripenso al famoso film di Bertolucci non posso che ripetere il pensiero che voglio far mio ogni giorno. All'arrivo a Tangeri, Tunner osserva "Probabilmente siamo i primi turisti che sbarcano qui dopo la guerra", e Kit risponde: "Noi non siamo turisti. Siamo viaggiatori." Poi li aspetta il deserto ed il famoso tè....
buone riflessioni.
Marocco 2013

martedì 22 ottobre 2013

Il gioco nell’arte & dell’arte a Bra - ultimi giorni

mancano pochi giorni alla chiusura di una mostra che si presta ad essere visitata da adulti e bambini, l'ingresso è libero e per chi fosse in zona, può essere un momento di svago, magari come sosta dopo un tour enogastronomico in Langhe e Roero. Opere in gran parte contemporanee di artisti molto conosciuti riconducibili al filo conduttore del gioco. Da non perdere per noi viaggiatori, una riflessione sull'opera di Chen Li "Viaggio" , una scultura che ben identifica il viaggio come una serie di passi che portano verso l'alto e si arricchiscono di esperienze, sensazioni. La sede è quella di Palazzo Mathis, edificio trecentesco situato di fronte al Palazzo del Municipio, recentemente restaurato è sede degli uffici cultura e turismo e, al piano nobile, ospita mostre e rassegne culturali. Da non perdere: il salone principale ricco di affreschi che ritraggono la città all'epoca della costruzione dei principali edifici dell'epoca.


lunedì 21 ottobre 2013

In montagna in Piemonte!

La parte delle Alpi che nel 2006 ha ospitato le olimpiadi invernali, ha una vasta scelta di sistemazioni alberghiere e residenziali. Oggi vi parlo della località di Sauze D'Oulx, nata da un piccolo paese di montagna e poi cresciuta negli ultimi decenni con zone residenziali di case per le vacanze e alberghi per i turisti che visitano la zona soprattutto in inverno. La località fa parte del comprensorio sciistico Via Lattea che comprende 212 piste (7 verdi, 67 blu, 97 rosse e 41 nere) e 72 impianti di risalita.
Nelle scorse settimane sono scesi i primi fiocchi di neve e la stagione sciistica si avvicina. Per quest'anno consigliamo di effettuare le prenotazioni al più presto soprattutto per il periodo compreso fra Natale e Capodanno. Prenotare per tempo permette di risparmiare circa  il 10% sulle tariffe da listino, avere una scelta più ampia fra le varie disponibilità e di ottenere sconti per ingresso in un centro benessere. Per qualche dettaglio in più visitate il nostro sito: http://www.incomingpiemonte.com


domenica 20 ottobre 2013

Programmazione – Viaggio in Belgio

Quale miglior cosa se non pensare ad un prossimo viaggio? Così questa mattina ci sentiamo con alcuni amici per organizzare un lungo week end in Belgio. Detto fatto, date scelte, programma abbozzato ma in divenire. Certa la visita a cioccolaterie, birrifici e magari giretto in bicicletta se il tempo sarà clemente. Qualcuno si vuol aggregare? Se riusciamo a diventare un discreto numero le tariffe si fanno interessanti e riusciamo a prenotare visite anche di piccoli produttori solitamente non aperti alle visite per gli individuali.

Le date: dal 28/02 al 04/03/2014. Presto altri dettagli!

sabato 19 ottobre 2013

Oggi Puglia

Oggi sabato, mezza giornata di libertà. Giornata dal cielo plumbeo, poca gente a passeggio. Che fare? Semplice, oggi viaggio in cucina. Decido di preparare un dolce tipico natalizio pugliese. L’ho assaggiato tanto tempo fa, ma il sapore delle cartellate (o carteddate) non si dimentica facilmente. La preparazione è un po’ lunga e neanche a dirsi, va fatto tutto in casa, a mano.
Il vero problema è uno degli ingredienti che, almeno nella zona dove abito, non si trova. Ci sono diverse ricette per l’impasto con o senza uova e ho provato quello senza. Farina, lievito e vino bianco. L’unica certezza di questa ricetta è che una volta cotte vanno immerse del vin cotto. E’ proprio questo il prodotto che le rende uniche e che ho dovuto preparare. Anche qui due sono le versioni. Una versione a base di fichi, ma ormai la stagione della raccolta è passata da tempo, ho quindi scelto di preparare il vin cotto a base di uva da vino. L’uva pugliese è sicuramente di altra qualità, ma spero di aver fatto una scelta appropriata con uva barbera vendemmiata in questi giorni.
Fra ieri sera e questa mattina ho fatto riposare le cartellate, le ho cotte in olio e una volta fredde le ho inzuppate nel vin cotto.

Ricetta riuscita! Le cartellate sono croccanti e Il sapore è buono… slurp! W la Puglia e la sua cucina che oggi mi è stata d’ispirazione.


venerdì 18 ottobre 2013

Quasi soli nel Deserto.

Siamo da poco rientrati da un viaggio che ci ha portato a visitare il Sud del Marocco in 4x4 fra kasbah e piste nel deserto. In una notte di luna nera abbiamo trascorso la notte in un campo tendato circondati solo da dune, silenzio. Il sole ed il caldo torrido hanno lasciato il posto al cielo stellato ed al fresco della notte. Eravamo gli unici ospiti al campo, unica compagnia il custode tutto fare, l'autista del 4X4 e tre dromedari che ci hanno raggiunti il mattino seguente. Al risveglio, prima dell'alba iniziamo una passeggiata fra le dune e mentre ci teniamo stretti alla sella dei dromedari notiamo altre due figure in cima alle dune di fronte. Sono una coppia che a piedi cerca di afferrare il sorgere del sole esattamente come noi. Facciamo quante più fotografie possiamo e proseguiamo il viaggio.

La sorpresa arriva la sera all'ora di cena. Con tutti gli altri ospiti dell'hotel ci sediamo a tavola e scopriamo che siamo proprio a fianco della coppia solitaria sulle dune! Che bello poter condividere un momento come questo con loro... e quando ieri ci hanno spedito le fotografie che ci hanno fatto durante la passeggiata... beh, è gioia pura! Grazie Sandra e Ralph e magari al prossimo viaggio!


giovedì 17 ottobre 2013

L'inizio di un nuovo viaggio

Il primo post del nostro blog, un sassolino al quale se ne aggiungeranno molti di colori e forme diverse. Per vivere bisogna viaggiare continuamente sia fisicamente che mentalmente. Quotidianamente ci impegnano a per far viaggiare le persone e quotidianamente il viaggio per noi diventa essenza di vita che ci permette di svegliarci ogni mattina sapendo che non ci si può mai fermare. Il viaggio è dentro di noi. 
Viaggiamo in luoghi sempre diversi, viaggiamo cucinando un piatto che ci evoca sapori e tradizioni differenti da quelle locali, viaggiamo ascoltando musiche e contaminazioni.
Questo blog è dedicato sia a chi vuole cogliere questo aspetto della nostra vita e che vuole condividere e commentare le nostre esperienze sia a chi vuole trovare spunto per visitare o conoscere nuovi territori con il nostro aiuto e supporto.