Settembre 2009 - viaggio a Ibiza, siamo in
bassa stagione, i locali più famosi stanno chiudendo per la fine dell’estate.
Ogni giorno una tappa diversa alla scoperta dell’isola che ci sorprende con la
sua vitalità, le spiagge, i tramonti sul mare, l’atmosfera hippy e le follie
notturne (più immaginate che vissute). La sorpresa però la incontriamo il
penultimo giorno visitando la parte a Sud dell’isola. Partiamo da san Antonio
attraversando l’interno collinare dell’isola tutto ricoperto di boschi e poco
abitato. Ci avviciniamo alla costa ma la strada non diventa mai un lungomare,
siamo sempre in cima a queste alture da cui si ammirano splendidi panorami.
Decidiamo di andare a vedere da vicino alcune spiagge che si trovano chiuse fra
queste insenature. Cielo grigio, spiagge semi deserte così ne andiamo a
visitare una seconda… e poi una terza. Ad un certo punto la nostra bimba
esclama:
“Shreeeeeeeek!!!!”
e notiamo anche noi che su una collina spunta da una
sorta di cripta la faccia di Shrek. Pensiamo che valga la pena fare una sosta e
notiamo che l’intera collina è ricoperta di pinnacoli bianchi e forme strane…
Pensiamo all’ingresso di una villa, ma
avvicinandoci ancora un pochino ci ritroviamo all’ingresso di una sorta di
giardino in stile “Alice nel paese delle meraviglie” o magazzino edile all’aria aperta. Le pietre sono state tutte
impilate a formare quasi una ricostruzione preistorica dell’isola, ci sono draghi,
totem, aiuole delimitate da taniche d’acqua, disegni di strane zampine sulle
rocce… quasi pitture rupestri contemporanee.
Facciamo una passeggiata sentendoci quasi
un po’ a disagio come se stessimo entrando nella casetta di pan di zucchero di
Hansel e Gretel.
Poi ecco che arriva l’artefice di tutto
questo immane lavoro. E’ un ragazzo che in una lingua che non conosciamo ci
racconta che la sua vita la passa per scelta sotto un piccolo ponte romano
nascosto nel bosco e nel mezzo di questo strano parco. Ci accompagna fra le
sculture mostrandoci come raccoglie l’acqua da una sorgente lì vicino e ci fa vedere tutti i suoi amati
draghetti e dinosauri in pietra. Finita la passeggiata salutiamo, lasciamo un
piccolo contributo e lui ci lascia come pensierino un dinosauro arancione stile
“ovetto kinder”.
Sul chi fosse questo personaggio non
abbiamo ancora idea e neppure siamo riusciti a trovare traccia nel web…
qualcuno ci aiuta?