Oggi sabato, mezza giornata di libertà. Giornata dal cielo
plumbeo, poca gente a passeggio. Che fare? Semplice, oggi viaggio in cucina.
Decido di preparare un dolce tipico natalizio pugliese. L’ho assaggiato tanto
tempo fa, ma il sapore delle cartellate (o carteddate) non si dimentica
facilmente. La preparazione è un po’ lunga e neanche a dirsi, va fatto tutto in
casa, a mano.
Il vero problema è uno degli ingredienti che, almeno nella
zona dove abito, non si trova. Ci sono diverse ricette per l’impasto con o
senza uova e ho provato quello senza. Farina, lievito e vino bianco. L’unica
certezza di questa ricetta è che una volta cotte vanno immerse del vin cotto.
E’ proprio questo il prodotto che le rende uniche e che ho dovuto preparare.
Anche qui due sono le versioni. Una versione a base di fichi, ma ormai la
stagione della raccolta è passata da tempo, ho quindi scelto di preparare il
vin cotto a base di uva da vino. L’uva pugliese è sicuramente di altra qualità,
ma spero di aver fatto una scelta appropriata con uva barbera vendemmiata in
questi giorni.
Fra ieri sera e questa mattina ho fatto riposare le
cartellate, le ho cotte in olio e una volta fredde le ho inzuppate nel vin
cotto.
Ricetta riuscita! Le cartellate sono croccanti e Il sapore è
buono… slurp! W la Puglia e la sua cucina che oggi mi è stata d’ispirazione.
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